A quanto pare per gli esercenti una buona notizia sta per arrivare, dopo infatti l’obbligo di garantire il POS come metodo di pagamento per qualsiasi tipologia di transazione, sia da pochi spiccioli che da centinaia di euro, era scattato un malcontento generale dal momento che in alcuni casi il costo dell’operazione superava il guadagno effettivo da parte della stessa, soprattutto a causa di tasse e canoni di affitto dello strumento alle volte troppo stringenti.

Ebbene nel caso di rifiuto di offrire il POS per il pagamento le sanzioni amministrative erano costituite da una quota fissa di 30 euro a cui si sommava il 4% del valore della transazione negata, un modo per lo stato di incentivare i pagamenti elettronici e dunque di penalizzare l’evasione fiscale.

 

Le lamentele degli esercenti ascoltate

A quanto pare qualcosa sta per cambiare a favore degli esercenti, infatti in base a quanto risulta nella nuova bozza bollinata, l’obbligo POS scatterà a partire da 60 euro di valore di transazione, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato e autorizzato la presentazione in Parlamento del disegno di legge di Bilancio, gli articoli che compongono il provvedimento salgono a 174 rispetto ai 156 della bozza, datata 27 novembre. Confermato, inoltre, l’innalzamento a 5mila euro del tetto per l’utilizzo del contante.

Ovviamente come intuibile le sanzioni scatteranno solo se l’esercente si rifiuterà di eseguire la transazione nel momento in cui quest’ultima supera il valore soglia minimo di 60 euro, altrimenti sarà legittimato a chiedere il pagamento in contante del bene o del servizio offerto al cliente.

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