Di fronte al riscaldamento globale e all’aumento del prezzo della benzina, l’auto elettrica sta attirando sempre più persone. Ma ricaricare il tuo veicolo è ancora difficile. Ci sono poche stazioni di ricarica al di fuori delle strade principali e dei parcheggi. Queste infrastrutture sono molto costose e poco redditizie.
Trovare una stazione di ricarica vicino casa è diventata una vera e propria sfida per i possessori di veicoli elettrici.
Il numero di stazioni di ricarica per veicoli elettrici è in costante aumento. In Svizzera sono ormai quasi 8.700, una cifra in aumento del 26% rispetto al 2020. Ma serve di più per soddisfare la domanda. L’anno scorso, il numero di auto elettriche in circolazione è aumentato del 62%.
C’è chi ha installato una decina di applicazioni sul telefono per evitare di passare ore alla ricerca di un terminale disponibile.
In un anno molti produttori hanno aumentato i costi fino a 70 centesimi a kw. Un aumento quasi inevitabile, visto che le infrastrutture sono costose.
Stéphane Rosset, co-direttore della rete di punti di ricarica Move, descrive in dettaglio il costo di queste installazioni: “Ti serve un terminale, devi installarlo, e quando ne inserisci diversi, devi pianificare la riduzione del carico, ciò vale a dire che distribuiamo l’energia tra i diversi terminali. Infine, serve anche un sistema per farli funzionare”.
Blocco delle auto elettriche?
Alla fine, l’importo della fattura varia tra 300.000 e 500.000 franchi per una stazione di ricarica in grado di ricaricare un veicolo in 20 minuti.
Il presidente dei Verdi liberali, Jürg Grossen, chiede lo sviluppo di terminali privati. Sono più lenti ma meno costosi. “Oggi, gli inquilini non hanno voce in capitolo nell’installazione di una stazione di ricarica nella loro casa. Solo il proprietario può decidere di metterne uno. Vorrei che sapesse che c’è il diritto di addebitare e che i locatori non possono impedire agli inquilini di attrezzarsi.
La posta in gioco è alta per la Svizzera, che ha il 60% di inquilini. Tuttavia, chi riuscirà a farlo dovrà pazientare: per ricaricare un veicolo in questi terminal occorrono dalle 3 alle 4 ore.
Inoltre, il governo ha pensato di introdurre il “divieto di circolazione delle auto elettriche, in caso di penuria energetica” per far fronte alla crisi e ai costi che bisogna sostenere.