Il mondo dell’Internet è sempre pieno di novità e per questo moltissime persone passano molte ore sui loro smartphone o PC per scoprire cose nuove o approfondire argomenti di loro interesse. Uno studio condotto da NordVPN ha rilevato quanto tempo trascorrono gli italiani online. Scopriamolo di seguito!
Italiani online, ecco quanto tempo navigano in Internet
Secondo l’indagine, in una settimana tipo, gli italiani passano più di 61 ore su Internet, equivalente a quasi 3 giorni. Questo corrisponde a 132 giorni all’anno o a 30 anni e mezzo di vita, ossia più di un terzo in confronto all’aspettativa media di vita che nel nostro Paese è di 82 anni.
Scompattando queste 61 ore settimanali, quasi 21 ore sono dedicate al lavoro e più di 40 ore ad attività online di vario tipo. In media, gli italiani navigano su Internet più o meno dalle 8,47 e non vanno offline prima delle 21,53. Quasi tutto il tempo viene passato sulle piattaforme di streaming, tra serie TV e film, come Netflix, Disney+ e Prime Video. Mezz’ora in meno, invece, viene trascorsa sui social media più in voga del momento, come Instagram, TikTok e Facebook.
Ulteriori 4 ore e 44 minuti vengono dedicate alla visione di video, mentre 4 ore e 38 minuti ad ascoltare musica su Spotify, Apple Music o piattaforme del genere. Infine, 3 ore e 16 minuti a settimana sono dedicate alla ricerca, 2 ore e 26 minuti agli acquisti online e 2 ore e 13 minuti a servizi come l’online banking.
L’indagine ha messo in evidenza che più della metà degli italiani (55%) fa quotidianamente affidamento Internet; il 31% lo fa per la maggior parte dei propri hobby. Daniel Markuson, esperto di privacy digitale di NordVPN, ha dichiarato: “La maggior parte di noi cerca di facilitare e arricchire la propria vita quotidiana con una serie di piattaforme e servizi online, ma quasi nessuno pensa alla sicurezza online e alla privacy dei dati forniti da app e siti web. Le lunghe ore trascorse su Internet non fanno altro che indicare l’aumento del rischio di diventare vittime di criminali informatici: le attuali circostanze globali li rendono ancora più attivi”.