Nulla rimane invariato, figuriamoci il genere umano. Pensando al futuro ci aspetteremmo un progresso discreto ed utile, e invece ciò che ci aspetta mette i brividi. Complice e artefice di questo, senza dubbio sarà la tecnologia. La domanda sorge spontanea: tra un milione di anni esisteranno ancora gli uomini?
Siete sicuri di voler conoscere la verità? Allora mettetevi seduti perché è peggio di quanto immaginiate. Se nel 1883 l’autore di fantascienza HG Wells nel saggio Man in the year million parlò delle specie future come “piccole creature con un cervello gigantesco”, oggi la visione è totalmente diversa. L’uomo però ragionò anche su tre opzioni di base: l’estinzione, la trasformazione in diverse specie e il cambiamento. E su questo, possiamo dirlo forte, aveva pienamente ragione.
Iniziamo col dire che a lungo andare gli umani si trasformeranno in una o più specie “postumane”, in grado di trasferire la mente dell’uomo in un software
e divenire di conseguenza immortale. Questa soluzione dovuta al miglioramento dei computer permetterà anche di viaggiare via Internet o via radio nello spazio.Questo è quanto dichiarato dai due scienziati:
“Anno 1 milione. Alcuni esseri umani ci somigliano più o meno, ma sono meno numerosi di adesso. Gran parte della superficie della Terra è diventata incolta, poiché gli umani “fisici” non popolano più il nostro mondo. Spuntano siti culturali con ecosistemi differenti, conservati dai robot per motivi storici o estetici.
Gli umani, o per meglio dire le menti umane, si trovano all’interno di enormi data center che una volta minacciavano di surriscaldare il pianeta. Ora, la maggior parte di loro ruota attorno al Sole, dando vita ad una struttura in crescita dove ogni watt di energia arricchisce il pensiero, la coscienza, la complessità e molto altro”.