Si dice che un giorno la tecnologia raggiungerà livelli elevatissimi tanto da sostituire l’uomo. Per fortuna questo momento è ancora lontano (nonostante siano già in circolo svariati robot dalle funzioni e sembianze umane), nel frattempo però si sente già parlare di proteine artificiali, nuove molecole e persino dell‘invenzione di 31 milioni di materiali che ancora non esistono.
Intelligenza Artificiale: la nascita di materiali che ancora non esistono
Per fare ciò i ricercatori della Jacobs School of Engineering dell’Università della California di San Diego hanno deciso di coinvolgere un nuovo algoritmo di intelligenza artificiale chiamato M3GNet. Questo è riuscito a prevedere la struttura e le proprietà dinamiche di qualsiasi materiale esistente o nuovo. Così ha preso il via la costruzione di un database di oltre 31 milioni di nuovi materiali ancora da sintetizzare.
A cosa servirà tutto questo? Ve lo spieghiamo subito. Tale strumento potrebbe divenire di fondamentale importanza per testare nuovi materiali molto più velocemente rispetto ad ora. Ma non solo, perché l’intelligenza artificiale potrebbe servire anche per effettuare simulazioni dinamiche e complesse fini al convalidamento delle previsioni sulle proprietà.
Gli autori dello studio sono interessati alla velocità con cui gli ioni di litio si espandono in un elettrodo o elettrolita di una batteria agli ioni di litio. Poiché più rapida è la diffusione, più velocemente si potrà caricare o scaricare una batteria. M3GNet IAP ne è la dimostrazione. L’intelligenza artificiale in questione infatti è in grado di prevedere la conduttività del litio di un materiale con buona precisione. “Crediamo veramente che l’architettura di M3GNet sia uno strumento di trasformazione che può diffondere notevolmente la nostra capacità di ricercare nuove chimiche e strutture dei materiali.”, dichiarano gli scienziati.