La Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha dato a SpaceX di Elon Musk il via libera per costruire e lanciare 7.500 dei suoi satelliti Starlink di seconda generazione.
Tuttavia, la FCC ha concesso solo “parzialmente” a SpaceX il diritto di lanciare i satelliti Gen2 in orbita non geostazionaria, questo perché si aspettava di lanciarne 29.988. Secondo la FCC, la società ha lanciato più di 3.500 satelliti Starlink Gen1 a partire da ottobre 2022.
I 7.500 nuovi satelliti opereranno ad altitudini di 525, 530 e 535 chilometri ad un inclinazione di 53, 43 e 33 gradi, utilizzando frequenze nelle bande Ku e Ka, osserva la FCC.
La FCC ha rinviato l’esame dell’applicazione di SpaceX per utilizzare le frequenze della banda E e i beacon di tracciamento. La commissione ha anche affermato di aver ridotto il numero di satelliti Gen2 Starlink autorizzati, in parte a causa del problema dei detriti orbitali e della sicurezza spaziale.
Il problema dei detriti orbitali
“Per rispondere alle preoccupazioni sui detriti orbitali e sulla sicurezza spaziale, limitiamo questa concessione a soli 7.500 satelliti, operanti a determinate altitudini,. Va notato che SpaceX si è impegnata a richiedere la modifica della sua licenza precedentemente concessa per le operazioni nella banda V in modo che incorporerà quelle operazioni nel suo sistema Starlink Gen2, piuttosto che gestire un sistema separato.”
La FCC ha anche chiesto a SpaceX di segnalare le soluzioni che ha messo in atto per evitare collisioni nello spazio, oltre a istruirla a lavorare con la NASA.
La mossa di SpaceX ha attirato numerose obiezioni da parte delle parti interessate tra cui SES Americom e O3b, Viasat, NASA e National Science Foundation e Kuiper di Amazon. La FCC ne ha adottati alcuni sotto forma di condizioni, ma ha annullato la petizione di Dish Network Corporation per “respingere o negare” la domanda.