Un ecologista ha condiviso un’idea futuristica per quando gli umani colonizzeranno Marte: una “riserva naturale extraterrestre” all’interno di una bolla chiusa dall’aria.
La “bolla” presenterebbe un ecosistema simile alla Terra di 50 acri con alberi, zone umide, correnti d’aria e pressione atmosferica che fungerebbe da rifugio per gli esseri umani fornendo loro cibo e materie prime.
Paul Smith, un insegnante del dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Bristol, ha proposto l’idea come alternativa alla terraformazione di tutto Marte, poiché la trasformazione del pianeta marziano potrebbe richiedere fino a 100 milioni di anni.
Oltre a fornire un’oasi per gli eroi che viaggiano nello spazio, ETNR darebbe loro la sensazione di vivere sulla Terra, dal momento che questo è tutto ciò che gli umani hanno conosciuto e fungerebbe da rifugio psicologico.
Terraforming Mars è un obiettivo di lunga data degli scienziati e della NASA, che mira a portare gli esseri umani sul Pianeta Rosso nel prossimo decennio.
Le idee hanno incluso l’inserimento di un campo magnetico attorno a Marte, l’invio di organismi geneticamente modificati e la teoria di Elon Musk di bombardare il pianeta.
Un processo ancora troppo lento
Nonostante alcuni dei suggerimenti sono stravaganti, ci vorrebbero milioni di anni per avere successo, ed è qui che entra in gioco la bolla di Smith.
“Servirebbe come riserva naturale extraterrestre (ETNR), rifugio psicologico e orto botanico utilitaristico, sostenendo specie di valore per i coloni per i metaboliti secondari (vitamine, sapori, profumi, medicine, colori e stimolatori dell’umore).”
Ciò darebbe la sensazione di vivere sulla Terra e fungerebbe da rifugio psicologico. La bolla sarebbe dotata di uno scudo per proteggere dalla luce ultravioletta a onde corte, dalle radiazioni ionizzanti e dai meteoriti, oltre a contenere una pressione atmosferica positiva.
Con la pressione atmosferica, i modelli meteorologici e il vento generato artificialmente sarebbero all’interno della cupola chiusa dall’aria.
Il progetto presenterebbe alcuni organismi che secondo Smith sono “problematici sulla Terra“, ma hanno mostrato la capacità di adottare o hanno un valore di terraformazione.
Ciò fa eco alla ricerca rilasciata dalla Defense Advanced Research Projects Agency del Pentagono che proponeva di utilizzare organismi con geni specifici per creare qualcosa con determinate caratteristiche.