La teoria della simulazione lanciata dal noto astrofisico Neil DeGrasse Tyson, vede al centro la creazione della Terra come prodotto di una civilizzazione avanzata. Aprite bene la mente perché il concetto è abbastanza complesso. La “presuntuosa” convinzione dell’uomo di essere superiore intellettualmente rispetto agli altri esseri, lo porta a pensare che la sua esistenza sia controllata da una civilizzazione o da una specie superiore presumibilmente aliena.
Teoria della simulazione: siamo nelle mani degli extraterrestri?
Prima di noi c’erano gli scimpanzé, giusto? Ecco, questi condividono con noi circa il 99% di DNA. Il restante 1% potrebbe contenere tutte le caratteristiche che ci rendono speciali rispetto all’animale in questione.
“Se questa è tutta la differenza che provoca un 1% e se i nostri bambini sono in grado di fare le stesse cose degli scimpanzé più intelligenti, immaginate una forma di vita nell’universo più intelligente di noi dell’1%.”, spiega Tyson. E infatti, così come esistono umani più intelligenti di scimpanzé, ci saranno forme aliene ben più intelligenti del genere umano. Seguendo il discorso quindi, i loro bambini avrebbero una mente più sviluppata di un umano dotato di intelletto.
Secondo l’astrofisico, togliendo la teoria della simulazione, se una civiltà aliena decidesse di venirci a trovare, riuscirebbe a trasformare la Terra in uno zoo per puro divertimento. E l’assurdo è che ciò potrebbe essere reale ma non ce ne stiamo accorgendo.
Tyson infine conclude, dicendo che nei mondi di alieni tanto avanzati, potremmo facilmente essere parte di una simulazione realizzata “da un giovane alieno nel seminterrato dei suoi genitori.” Una possibilità, secondo lui, molto probabile. Dunque, viviamo in una simulazione? L’ipotesi non è da escludere.