La costruzione della più grande struttura di radioastronomia del mondo, lo Square Kilometer Array Observatory (SKAO), è iniziata il 4 dicembre. L’osservatorio è un progetto globale che dura da 30 anni.
Con due enormi due telescopi, uno (a bassa frequenza) in Australia e l’altro (a media frequenza) in Sud Africa, il progetto cercherà di costruire un apparecchio in grado di vedere più lontano che mai nella storia dell’Universo.
Gli astronomi useranno i telescopi Square Kilometer Array (SKA) per tracciare l’idrogeno nel tempo cosmico ed effettuare misurazioni precise della gravità in ambienti estremi. Inoltre, si spera di scoprire l’esistenza di molecole complesse nelle nubi che formano pianeti attorno a stelle lontane, che potrebbero essere i primi segni di vita altrove nell’Universo.
La costruzione della componente australiana del più grande osservatorio radiotelescopico del mondo, il telescopio SKA-Low, sta iniziando nel Wajarri Yamaji Country, nella remota Australia occidentale. I telescopi SKA saranno composti da oltre 131.000 antenne in Australia e quasi 200 parabole in Sud Africa, e forniranno una visione senza precedenti dell’Universo e saranno una delle più grandi strutture scientifiche sulla Terra.
Cos’è l’Osservatorio SKA?
L’Osservatorio SKA è un’organizzazione intergovernativa con decine di paesi coinvolti. L’osservatorio è molto più dei due telescopi fisici, con sede nel Regno Unito e collaboratori in tutto il mondo che sfruttano computer e software avanzati per adattare i segnali del telescopio alla scienza precisa che viene intrapresa.
Il telescopio in Sud Africa (chiamato SKA-Mid) utilizzerà 197 antenne radio per osservare le onde radio a media frequenza da 350 MHz a oltre 15 GHz. Studierà gli ambienti estremi delle stelle di neutroni, le molecole organiche attorno ai pianeti di nuova formazione e la struttura dell’Universo su scala più ampia.
Il telescopio australiano (SKA-Low), nell’Australia occidentale, osserverà frequenze più basse con 512 stazioni di antenne radio sparse su un arco di 74 chilometri (46 miglia) dell’entroterra.
Il sito si trova all’interno di Inyarrimanha Ilgari Bundara, l’Osservatorio radioastronomico del CSIRO Murchison. Questo nome, che significa “condividere il cielo e le stelle”, è stato dato all’osservatorio dai Wajarri Yamaji, i proprietari tradizionali e titolari nativi del sito dell’osservatorio.