Un gruppo di ricercatori ha proposto una nuova idea per una propulsione spaziale più veloce che usufruisce di un volo dinamico. All’interno del loro studio viene proposta l’idea di andare ad applicare il volo dinamico utilizzato da molti uccelli ad un modo di viaggiare nello spazio più celere.
Una delle problematiche dei viaggi spaziali non riguarda solamente l’efficienza di arrivare in orbita, ma anche dalla velocità con cui è possibile raggiungere le varie destinazioni all’interno del nostro Sistema Solare. Andiamo a scoprire di seguito maggiori dettagli a riguardo
Volo spaziale più veloce, ecco il nuovo studio che apre ai viaggi interstellari
All’interno di un nuovo studio dell’Università McGill, gli esperti hanno provato degli approcci differenti ai viaggi spaziali per riuscire a incrementarne la velocità. Tra questi ci sono anche le vele solari; di fatto, hanno preso in esame anche le vele solari magnetiche, elettriche e al plasma, con vantaggi e svantaggi. Dunque, l’idea è quello di applicare il volo dinamico alle vele, andando così ad alimentare il veicolo spaziale.
È sbagliato però pensare che il volo dinamico sia un concetto nuovo. Infatti, si tratta di una tecnica di volo usata dagli uccelli da tantissimo tempo dove viene sfruttata l’energia ottenuta dallo spostarsi avanti e indietro tra masse d’aria di varie velocità.
Questo concetto può essere applicato al volo spaziale?
Allo stesso modo, questo concetto può essere certamente applicato al volo spaziale, andando infatti a sfruttare i venti solari piuttosto che l’aria. L’idea di base degli scienziati è quella di costruire un veicolo che possa servirsi del “termination shock“, una zona dello spazio turbolenta dove il vento solare tende a rallentare progressivamente di velocità. Per raggiungere questa velocità, però, è necessaria un’altra forma di energia.
I ricercatori dello studio suggeriscono anche di utilizzare un’antenna ad onde al plasma, che riesce di fatto a ricavare energia dal materiale interstellare. Combinando tutte le tecnologie, è possibile raggiungere delle destinazioni come Giove in pochi mesi e non in anni.
Gli scienziati quindi sostengono seriamente che questo possa essere il primo vero passo in avanti per riuscire a realizzare i viaggi interstellari verso altri sistemi solari.