Le cartelle esattoriali tornano ad essere l’incubo per milioni di italiani, e non solo, sono davvero tantissimi gli utenti, al 31 dicembre erano stimati in 500mila circa, a ritrovarsi effettivamente in difficoltà con il Fisco, o comunque con il creditore Agenzia delle Entrate.
Le tasse sono da pagare, questo è un dovere di ogni singolo cittadino, a prescindere dalla condizione economica, e che siano più o meno giuste, questo è sempre importante ricordarlo e sottolinearlo. In alcune occasioni, tuttavia, il consumatore si potrebbe malauguratamente ritrovare invischiato in una brutta situazione, come uscirne?.
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Cartelle esattoriali, ecco quando potete non pagarle
L’unico momento in cui l’insolvente può non pagare la cartella esattoriale è nel caso dell’sovraindebitamento, ovvero il consumatore si ritrova ad avere tanti debiti da non essere fisicamente in grado di riuscire a saldarli, data l’assenza di beni immobili da pignorare, o comunque su cui far valere il credito.
Le soluzioni che l’Agenzia delle Entrate mette in pratica per ottenere ciò che gli spetta sono moltissime, può pignorare la casa e l’auto, o anche altri beni materiali, ma anche trattenere il quinto dalla busta paga. Tale pratica è molto più comune di quanto potreste immaginare, e consiste appunto nel dilazionare il debito, trattenendo ogni mese un quinto dello stipendio, fino al raggiungimento della quota prefissata inizialmente.
Questi piccoli accorgimenti permettono all’Agenzia di rientrare ed allo stesso modo di combattere l’evasione, un fenomeno purtroppo sempre più dilagante sul nostro territorio.