News

L’Unione Europea fissa la scadenza, ricarica solo tramite USB-C nel 2024

L’Unione Europea ha stabilito una data concreta entro la quale i produttori sono tenuti a implementare la ricarica USB-C per la maggior parte dei prodotti elettronici venduti nell’UE. Questa scadenza è nel gennaio 2019. A partire dal 28 dicembre 2024, tutti i nuovi telefoni, tablet, cuffie e altoparlanti portatili, insieme a un’ampia varietà di altri tipi di dispositivi, dovranno adottare tale standard per la ricarica via cavo. Non ci saranno effetti sui device che possono essere ricaricati solo tramite ricarica wireless.

Il termine per gli Stati membri dell’UE di adottare leggi per controllare la direttiva sulla ricarica USB-C stabilita dal sindacato è il 28 dicembre 2023. Dovranno iniziare a far rispettare tali restrizioni un anno dopo rispetto a quanto inizialmente previsto. L’Unione Europea (UE) aveva precedentemente affermato che i regolamenti sarebbero entrati in vigore entro la fine del 2024 e, quando ha pubblicato la legge nella Gazzetta ufficiale, si è impegnata a rispettare questo lasso di tempo.

L’unione Europea ha fissato la scadenza

Secondo The Verge, i produttori di laptop hanno un po’ più di tempo per conformarsi alle linee guida. Prima di aprile 2026, dovranno effettuare la transizione a USB-C se non l’hanno già fatto. Inoltre, secondo l’annuncio dell’UE, i device che consentono la ricarica rapida potrebbero ricaricarsi alla stessa velocità. Di conseguenza, i clienti potranno ricaricare i propri smartphone alla stessa velocità utilizzando qualsiasi caricabatterie compatibile.

Apple ha affermato che rispetterà le normative e installerà porte di ricarica USB-C negli iPhone venduti nell’Unione Europea (UE), nonostante il fatto che l’azienda non avesse molta scelta in merito (a meno che, ovvero, dovesse passare alla ricarica completamente wireless). Secondo fonti recenti, Apple potrebbe passare alla ricarica tramite USB-C per i suoi iPhone già il prossimo anno, nonostante il fatto che la società non sia tenuta a farlo fino a un certo punto dell’anno 2025.

Condividi
Pubblicato da
Michele Ragone