Gli scienziati stanno pensando ad un nuovo modo per viaggiare verso le stelle che si ispira agli eleganti voli degli uccelli marini, come gli albatros. Questo nuovo metodo sfrutterebbe i venti mutevoli generati dal Sole per accelerare un veicolo spaziale fino al 2% della velocità della luce entro due anni, consentendogli di librarsi nella vasta distesa oltre il nostro sistema solare.
Gli esseri umani hanno sognato di lasciare il sistema solare per migliaia di anni, ma le distanze sbalorditive tra le stelle presentano grandi sfide per questo obiettivo. Le navicelle spaziali Voyager della NASA, lanciate nel 1977, sono le prime sonde ad entrare nello spazio interstellare, ma impiegheranno ancora decine di migliaia di anni per raggiungere un altro sistema stellare.
Ora, gli scienziati guidati da Mathias Larrouturou, un ricercatore di voli spaziali presso la McGill University, hanno immaginato un veicolo spaziale molto più veloce che imiterebbe le manovre degli uccelli marini guadagnando slancio dal vento solare, che è un flusso di particelle cariche emesse dal Sole che crea una bolla attorno al sistema solare chiamata eliosfera.
Prendere ispirazione dalla natura
Il team ha scoperto questo “nuovo concetto” sembra fattibile e consentirebbe ad un veicolo di raggiungere velocità che si avvicinano al 2% della velocità della luce dopo un anno e mezzo” o “il 0,5% della velocità di luce dopo 1 mese”, a seconda della sua traiettoria attraverso il sistema solare, secondo un recente studio pubblicato su Frontiers of Space Technologies.
“Questo nuovo metodo rappresenta il primo stadio per raggiungere l’obiettivo di raggiungere altri sistemi solari“, hanno aggiunto i ricercatori.
Nel corso degli anni sono state proposte molte proposte simili, da minuscoli chip che utilizzano laser ad alta potenza per spingerli verso le stelle, a enormi navi che trasportano gli esseri umani attraverso la galassia.