Si sta per concludere un anno a dir poco movimentato per quanto concerne i costi quotidiani per la benzina e il diesel. Gli aumenti hanno interessato in maniera trasversale tutti i cittadini italiani, impattando non poco sui costi della vita. L’Unione Europea, anche in virtù di questa stangata sui prezzi ha deciso di guardare in prospettiva futura.
I rincari sulla benzina e sul diesel hanno risentito della situazione geopolitica in Europa con il conflitto che ancora perduta tra Russia ed Ucraina. Al tempo stesso, sui mercati si è parta una stagione di speculazione sui prezzi. Anche come protezione da ogni genere di speculazione, l’Europa ha deciso di accelerare il processo per la transizione ecologica.
I paesi membri della comunità, già a partire dalla scorsa estate, si sono impegnati per mettere in atto una vera e propria svolta Green
della mobilità. L’obiettivo nel medio termine sarà quello di ridurre le emissioni di CO2, una riduzione progressiva che porterà all’azzeramento di emissioni dovute alla mobilità entro il 2035. Entro quest’anno tutti i paesi membri dell’UE dovranno fermare la produzione di auto a diesel e metano.L’Unione Europea nel corso di questi anni si impegnerà in un processo di sostegno economico alle aziende ed ai cittadini per favorire la conversione ecologica della mobilità. Saranno incentivate in tal senso l’acquisto e la produzione di veicoli con alimentazione elettrica ed ibrida.
L’idea della riconversione, ad ora, non scalda i cuori dei cittadini, considerato i costi tutt’ora molto elevati delle vetture ecologiche.