Il mercato del carbonato di litio

Nel 2021, il mercato italiano del carbonato di litio è andato finalmente in positivo dopo due anni di declino. In generale, il consumo totale ha mostrato una crescita moderata dal 2012 al 2021: il suo valore è aumentato a un tasso medio annuo del +3,8% negli ultimi nove anni.

Il modello di tendenza, tuttavia, ha indicato alcune fluttuazioni notevoli registrate durante il periodo analizzato. Il consumo di carbonato di litio ha raggiunto il picco nel 2018; tuttavia, dal 2019 al 2021, il consumo si è attestato su una cifra leggermente inferiore.

Nel 2021, le spedizioni estere di carbonato di litio sono aumentate del 65% per la prima volta dal 2016, ponendo così fine a un trend di calo di quattro anni. In generale, le esportazioni hanno registrato una crescita importante. Le esportazioni hanno raggiunto il picco nel 2016; tuttavia, dal 2017 al 2021, le esportazioni si sono attestate su una cifra leggermente inferiore.

Il tasso di crescita più importante è stato registrato nel 2016 con un aumento del 95%. Nel periodo in esame, le esportazioni hanno raggiunto il massimo nel 2017; tuttavia, dal 2018 al 2021, le esportazioni non hanno ripreso slancio.

Un mercato in rialzo

L’Australia è stata la principale destinazione delle esportazioni di carbonato di litio dall’Italia, con una quota del 30% sul totale delle esportazioni. Inoltre, le esportazioni di carbonato di litio hanno superato di due volte il volume inviato alla seconda destinazione principale, la Turchia. La terza posizione di questa classifica è occupata dalla Slovenia con una quota dell’8,9%. Dal 2012 al 2021, il tasso medio annuo di crescita in termini di volume in Australia è stato pari a +25,9%. Le esportazioni verso le altre principali destinazioni hanno registrato i seguenti tassi medi annui di crescita dell’export: Turchia (+50,4% annuo) e Slovenia (+47,9% annuo).

In termini di valore, Australia, Turchia e Austria sembrano essere i maggiori mercati per il carbonato di litio esportato dall’Italia in tutto il mondo, con una quota combinata del 41% delle esportazioni totali. Per quanto riguarda i principali paesi di destinazione, la Turchia, con un CAGR del +72,1%, ha registrato nel periodo in esame il tasso di crescita più elevato del valore delle esportazioni, mentre le spedizioni per gli altri paesi hanno registrato ritmi di crescita più contenuti.

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