Un giro d’affari di oltre 600’000 euro in solo 1 anno di attività illecita (da marzo 2021 a maggio 2022), questo è quanto stato scoperto dal nucleo operativo del I Distretto Trevi Campo Marzio a Roma, con l’aiuta della “Homeland Security” degli Stati Uniti, che a portato all’arresto di 2 persone ed al deferimento di altre 19.
Il meccanismo portava alla creazione di falsi profili di strutture alberghiere, ovviamente inesistenti, ed alla conseguente pubblicizzazione sui principali circuiti di prenotazione online. I malaugurati utenti provvedevano a prenotare il soggiorno, ricevevano contatti telefonici in cui veniva richiesto il pagamento di una caparra, mediante consegna delle credenziali della propria carta di credito (con tanto di codice sicurezza), pur restando con un pugno di mosche in mano.
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Nel corso dei sequestri postumi alla conclusione delle indagini, è stata rilevata anche una agenda sulla quale sono stati posti tutti i nomi delle vittime, per un totale di circa 200 clienti truffati, i quali avevano a loro volta ipoteticamente prenotato un soggiorno in un hotel sito nel centro di Roma.
Dopo aver ricevuto l’ingiusto pagamento, i malviventi effettuavano operazioni complesse, che hanno portato all’accusa di riciclaggio, nel tentativo di renderlo un guadagno legale. Una truffa che fortunatamente è stata scoperta, anche se ne esisteranno ancora tantissime che ogni giorno colpiscono sempre più utenti.