Dopo aver analizzato più di 200.000 immagini riprese dal telescopio spaziale Hubble, che ancora oggi è e continua ad essere essenziale per l’esplorazione del cosmo, gli astronomi hanno scoperto un residuo “bagliore spettrale“, che sembra contaminare l’oscurità quasi totale del cielo. Questa scoperta è stata fatta dopo il lancio del telescopio spaziale Hubble nel 1990. Dopo aver condotto un’analisi approfondita delle foto ottenute dal telescopio spaziale Hubble, gli scienziati sono giunti a questa scoperta.
Questi risultati sono stati comunicati a tutta la comunità scientifica per mezzo di una serie di articoli prodotti dai ricercatori e pubblicati sia su The Astronomical Journal che su The Astronomical Journal Letters. Il team che lavora al progetto afferma che la luce di pianeti, stelle, galassie e polvere interplanetaria non ha nulla a che fare con essa, e sono certi che il bagliore non provenga da queste fonti. Sostengono inoltre che è impossibile che la luce provenga dalla polvere interplanetaria.
Gli scienziati stanno esaminando “l’anomalia”
Immagina la luce che verrebbe prodotta da dieci lucciole che volano nel cielo notturno per avere un’idea di quanto sia debole questa luce. Questa luce soffusa è abbastanza attenuata. È una situazione anomala i ricercatori hanno mostrato un vivo interesse nell’esaminarla. Secondo i risultati dell’indagine, la spiegazione più probabile è che esista una struttura sferica sconosciuta fatta di polvere che si trova da qualche parte nel nostro sistema solare. È possibile che le comete che si sono schiantate contro il sistema siano state responsabili della creazione di questa disposizione di polvere.
Come conseguenza della luce solare riflessa dalla polvere, sembrerebbe che la polvere stia brillando. Nel 2021, la navicella spaziale New Horizons, gestita dalla NASA, ha scoperto un simile surplus di luce, molto più debole e incomprensibile. Il bagliore, tuttavia, sembrava provenire da una fonte più lontana. Tim Carleton, astronomo dell’Arizona State University, ha ipotizzato che “potrebbe rappresentare un nuovo aspetto della composizione del sistema solare che è stato ipotizzato ma non osservato quantitativamente fino ad ora”. Carleton era un membro del team di scienziati che ha fatto la rivoluzionaria scoperta che il sistema solare contiene un elemento precedentemente sconosciuto (ASU).
In poche parole, il motivo di questa “luminescenza spettrale” non è ancora evidente, ma aspetteremo di sentire cosa avranno da dire gli astronomi in merito nel prossimo o lungo futuro prima di esprimere ulteriori giudizi in merito.