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Persi 7 milioni con il messaggio scam “Ciao mamma”

In Australia migliaia di utenti sono vittime di messaggi scam piuttosto sospetti ma apparentemente innocui, il cui scopo è estorcere del denaro. Una perdita complessiva che ammonta a più di 7 milioni di dollari. I truffatori si sono spacciati per i familiari degli utenti coinvolti per convincerli a farsi mandare dei soldi.

Questa truffa prende il nome di truffa “Ciao mamma”, data l’entità dei messaggi incriminati. I truffatori artefici di questi messaggi contattano le vittime spesso tramite WhatsApp, fingendosi un familiare o un amico in difficoltà. Per risultare credibili e successivamente farsi anche mandare dei soldi, la tattica è sempre la stessa. Fingono di essere una persona cara all’utente che ha perso il cellulare e li sta contattando da un altro numero.

Solo nel 2022, l’ACCC afferma che sono stati rubati 7,2 milioni di dollari da almeno 11.100 vittime, come riferito da ABC News. Il numero delle vittime è dieci volte più alto da agosto. In quel periodo ne sono state truffate oltre 1.150, con perdite totali di 2,6 milioni di dollari. L’ente australiano addetto a risolvere questo genere di truffe online spiega che la maggior parte delle truffe

per furto d’identità sono state segnalate da donne di età superiore ai 55 anni. Inoltre, esorta gli utenti a controllare sempre qualsiasi numero non presente tra i contatti in rubrica.

Messaggi inviati da parenti e amici si rivelano messaggi scam: la truffa che è costata 7 milioni di dollari agli utenti australiani

“Se ti contatta qualcuno che afferma di essere tuo figlio, figlia, parente o amico, inizia chiamandolo al numero già memorizzato nel tuo telefono per confermare se non è più in uso. Se rispondono, sai già che è una truffa“, ribadisce Delia Rickard, vicepresidente dell’ACCC. Inoltre, se la persona che riceve un messaggio potenzialmente scam non è in grado di verificare il contatto, l’ACCC consiglia di provare un metodo alternativo.

“Se non riesci ancora a contattare il tuo familiare o amico, considera di porre una domanda personale di cui un truffatore non potrebbe conoscere la risposta. Questo sarà più che sufficiente per verificare l’identità della persona con cui stai parlando. Assicurati di chiedere informazioni che il truffatore non potrebbe reperire in nessun altro modo”.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano