Fino a pochi giorni fa, le suddette operazioni potevano essere richieste da terzi, infatti bastava una delega e la copia dei documenti dell’intestatario, da oggi, invece, sarà sempre necessaria la presenza del titolare della SIM, in modo da smorzare le complesse situazioni a cui più volte siamo andati in contro più o meno tutti in passato. La decisione dell’operatore di un cambio così importante, pensiamo possa essere anche in parte dettata dalle continue portabilità messe in atto dagli utenti, i quali poi decidevano di appoggiarsi al subentro o al passaggio di proprietà, per sopperire a mancanze di vario tipo.
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Se tutto questo era completamente gratuito, da oggi viene richiesto il versamento di un piccolo contributo, corrispondente per l’esattezza a 10 euro per ogni operatore. Prendiamo un esempio, una SIM inserita in uno smartphone di un ragazzo è intestata al padre, ed effettivamente si vuole cambiare operatore; fino a ieri bastava presentare la delega con i documenti alla nuova azienda, ed il gioco era pressoché fatto, con l’introduzione della nuova norma, è strettamente necessario che tali operazioni vengano svolte direttamente dal papà (quindi l’intestatario), o che prima del cambio operatore si paghino i 10 euro per il cambio intestazione.