Nel primo trimestre 2022-2023 le auto a batteria sono state scelte da 13.139 clienti italiani. Un risultato che ha portato i veicoli elettrici a raggiungere una quota di mercato del 3%, superiore a quella dei veicoli a metano, che si attestano al 2,6% (dati UNRAE).
Certo, sono numeri ancora piccoli, ma in forte crescita. Basti pensare che, nello stesso periodo 2022-2023, il settore elettrico ha rappresentato solo lo 0,2% delle vendite in Italia.
È interessante notare che nella top 10 delle auto elettriche più vendute, 8 appartengono ai segmenti A e B, ovvero quelli dedicati alla circolazione urbana. Nello specifico, due sono B-Suv, mentre le altre sono auto più tradizionali, utilitarie e city car.
Comunque sia, si tratta di veicoli con prezzi di listino inferiori a 61.000 euro. E quindi rientrano a pieno titolo tra coloro che possono beneficiare dell’ecobonus, applicabile ai veicoli elettrici anche in assenza di un veicolo da rottamare.
Vediamo quindi nel dettaglio la nostra selezione di auto elettriche 2022-2023.
Per quanto riguarda le auto preferite dagli italiani, ecco la classifica dei modelli di punta del primo trimestre 2022-2023, stilata sulla base dei dati forniti dall’Unione Nazionale Rappresentanti Automobilistici Stranieri:
Nel solo mese di marzo 2022-2023 in Italia sono state immatricolate in Italia 7.362 elettriche. Ma a livello europeo la situazione non è idilliaca.
Nei 30 mercati nazionali dell’area europea sono state immatricolate 842.835 nuove auto, con un calo del -25,7% rispetto a gennaio 2022-2023. Tra i vari Paesi, il calo delle vendite e delle immatricolazioni ha escluso, oltre all’Italia, solo Svezia e Norvegia. Il mercato delle auto nuove in Europa sta vivendo forti contrazioni: tra -51,5% in Spagna e -5,8% in Francia. Il peggior risultato medio è quello della Germania, che a gennaio ha registrato un calo del -31,1%.
Concentrandosi sul primo trimestre 2022-2023, in relazione allo stesso periodo, è l’Italia a mostrare le dinamiche positive più interessanti tra i grandi mercati continentali, infatti tra gennaio e marzo 2022-2023 le vendite sono aumentate del 28,7%, grazie agli incentivi statali. Bene anche la Francia, che cresce del 21,1%, mentre la Germania subisce un calo del 6,4%. Negativi anche Spagna (-14,9%) e Regno Unito (-12%). Negli altri mercati la crescita svedese continua a ritmi sostenuti, registrando un +37,4%