È quasi impossibile da credere, eppure è tutto vero: il 25 Dicembre, malgrado sia Natale (nel cristianesimo corrisponde al giorno della nascita di Gesù), è il giorno dell’anno con meno nascite. Come si spiega tale fenomeno?
Natale: perché il 25 non nascono bambini?
Il giorno di Natale è il giorno meno famoso negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda per mettere al mondo un bambino. In Inghilterra, Galles e Irlanda, è il secondo meno popolare, dopo il 26 dicembre, nonché il giorno di Santo Stefano per gli inglesi. A dirlo è l’economista Jay Zagorsky in un articolo del 2019 per The Conversation.
Servendosi delle informazioni dei registri di natalità degli Stati Uniti dal 1978 al 1992, i ricercatori Stacy Dickert-Conlin e Amitabh Chandra sono arrivati a scoprire che le origini di tale fenomeno risiedono in ragioni biologiche, nonché una serie di fattori che collegano i nostri corpi al mondo che muta intorno a noi.
Scientificamente parlando: “Le ipotesi includono il deterioramento della qualità dello sperma durante l’estate, le differenze stagionali nella funzione dell’ipofisi anteriore-ovarica provocate dai cambiamenti nella lunghezza della luce del giorno e la variazione della qualità dell’ovulo o della ricettività endometriale” (dati presi dalla rivista Obstetrics and Gynecology). La causa è principalmente la festività natalizia di fine anno.
Ma allora, cosa si deve fare per far nascere un bambino a Natale? Assolutamente niente. Teniamo conto del fatto che il concepimento dovrebbe avvenire a marzo, mese in cui nonostante il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature, queste ultime rimangono comunque basse. La ragione è ben diversa, si tratta di un giorno di vacanza in cui medici e ostetriche preferiscono far partorire prima o dopo.
“Tutti i giorni meno favoriti negli Stati Uniti sono legati alle festività, che si tratti di Natale, Capodanno, 4 luglio o Ringraziamento“, scrive Zagorsky. “A seconda dell’anno e del luogo, durante il 25 dicembre nascono tra il 30 e il 40 percento in meno di bambini.”