Spesso non ci rendiamo conto dell’incredibile fortuna che abbiamo, poiché anche le cose che a noi sembrano banali, in passato risultavano complesse ed elaborate. Per fare un esempio, nel 2022 non è necessario alcuno sforzo per sapere in quale giorno della settimana siamo, in che mese e in quale anno. In passato invece era un gran problema, infatti gli aztechi dovettero studiare una tecnica apposita per questo. Scopriamo insieme come realizzarono il primo calendario.
Aztechi: come realizzarono quello che oggi è un calendario?
Exequiel Ezcurra, ricercatore dell’università della California a Riverside, ha scoperto un’interessante verità sugli antichi aztechi. La popolazione del tempo aveva ovviamente a che fare con l’agricoltura, questo comportava il bisogno di identificare con precisione l’inizio delle stagioni per capire quale fosse il periodo adatto alla semina. A ciò ci pensavano gli abitanti vicini al monte Tlaloc, i quali realizzarono un vero e proprio calendario capace di conoscere la posizione del sole nei vari periodi dell’anno. In che modo? Ovviamente tramite la geografia del posto.
Per aiutare nell’identificazione del periodo, vennero realizzati degli edifici come ad esempio il Sacro Tempio Major di Città del Messico, un punto strategico per l’osservazione di determinate montagne. Da questo infatti (posto dietro al monte Tehuicocone), si vedeva il sorgere del sole durante il solstizio d’inverno, per poi spostarsi dietro l’attuale sito archeologico di Tepetlaoxtoc durante il solstizio d’estate.
Insomma, una cosa è sicura: gli aztechi non avevano di certo bisogno di un pezzo di carta con dei numeri o di uno smartphone per sapere che giorno fosse. Le popolazioni nel bacino del Messico sapevano benissimo cavarsela da sole.