La vita dei ritardatari cronici (ma anche delle persone puntuali) sarebbe più semplice con il teletrasporto poiché questo permetterebbe di spostarsi da un luogo all’altro in una frazione di secondo. Ebbene, siamo molto vicini ad un qualcosa di simile (forse). La possibilità di viaggiare nel tempo è all’orizzonte?
Viaggiare nel tempo: lo studio effettuato da Germain Tobar
Accantoniamo l’idea del teletrasporto, e prendiamo in mano quella dei viaggi temporali. Sono reali? È già possibile effettuarli? Ve lo spieghiamo con un esempio. Immaginate di voler tornare indietro per evitare che i vostri genitori si incontrino. Senza tale evento voi non potreste esistere, ed è proprio qui che ha inizio il famoso paradosso del nonno.
Eppure lo studente di fisica Germain Tobar ha voluto sfidare le leggi matematiche: egli ha così scoperto che lo spazio-tempo potrebbe adattarsi per evitare i paradossi. Ad esempio, se un viaggiatore nel tempo dovesse riuscire a tornare indietro per bloccare la diffusione di una malattia, non ci sarebbe più alcun motivo per fare un salto nel passato. Dunque, secondo Tobar, in quel caso la malattia riuscirebbe comunque a divincolarsi portando alla cancellazione del paradosso.
Lo sappiamo, lo studio di Tobar non è affatto semplice da capire (soprattutto se non si è dei matematici), ma può benissimo spiegare che il viaggio nel tempo può coesistere con le regole del libero arbitrio e della fisica classica.
Se vi state chiedendo della possibile costruzione di un macchinario per piegare lo spazio-tempo a vostro piacimento, beh, siamo ancora molto lontani da questo. Tuttavia un esperimento ha dimostrato che i fotoni sono in grado di muoversi indietro nel tempo.