Asteroidi contro la terra, la Missione Dart per evitare gli impatti devastanti

Nel caso in cui alcuni asteroidi dovessero improvvisamente fare rotta verso la terra, ci sarebbe il modo di fermarli grazie alle tecnologie e alle scoperte portate a termine negli ultimi anni? A quanto pare si sta lavorando davvero tanto su questo aspetto, fin da quando lo scorso 26 settembre il veicolo spaziale che faceva parte della cosiddetta missione DART (Double Asteroid Redirection Test) si andò a schiantare contro il corpo celeste Dimorphos. In quel caso l’orbita dell’asteroide fu alterata con successo ma ora ci si chiede se sarà possibile basarsi su questa tecnica di difesa.

Il lavoro da parte della NASA è continuato durante i mesi che stanno concludendo questo 2022 e ora ci sono nuovi dati in merito allo spostamento di materiale roccioso avvenuto durante l’impatto. 

 

NASA e asteroidi: al via gli studi per capire se i piani di difesa messi in atto possono essere realmente validi

Queste sono state le parole in merito al meeting tenuto proprio giovedì 15 dicembre da parte di Tom Statler, scienziato implicato nel programma della Missione DART nella sede della NASA di Washington:

Ciò che possiamo imparare dalla missione DART fa tutto parte del lavoro globale della NASA per comprendere gli asteroidi e altri piccoli corpi nel nostro Sistema Solare. L’impatto con l’asteroide è stato solo l’inizio. Ora usiamo le osservazioni per studiare di cosa sono fatti questi corpi e come si sono formati, oltre a come difendere il nostro pianeta se mai ci fosse un asteroide diretto verso di noi.

Sembra che i risultati siano dunque positivi ma bisognerà effettuare una previsione accurata del trasferimento della quantità di moto, la quale sarà fondamentale per riuscire nella pianificazione di una futura missione di impatto cinetico.

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