La NASA ha dato un primo assaggio di come potrebbe essere una missione con equipaggio di 30 giorni sulla superficie di Marte.
È una prospettiva entusiasmante che, a distanza di molti anni se non di decenni, mostra l’impegno dell’agenzia nel realizzare i sogni dell’umanità di mettere piede sul Pianeta Rosso per la prima volta nella storia.
Il direttore delle architetture spaziali della NASA Kurt “Spuds” Vogel ha delineato cosa potrebbe comportare una missione del genere. L’agenzia sta immaginando di utilizzare un razzo ibrido che combina propulsione chimica ed elettrica.
Due membri dell’equipaggio rimarrebbero in orbita mentre altri due visiterebbero la superficie di Marte. Quest’ultimo avrebbe accesso ai rifornimenti inviati in superficie in anticipo tramite un lander su Marte da 25 tonnellate, che fornirà potenza e mobilità di superficie, nonché un veicolo per riportarli entrambi in orbita in seguito.
Per trascorrere effettivamente fino a un mese terrestre sulla desolata superficie marziana, Vogel suggerisce che i due membri dell’equipaggio potrebbero vivere all’interno di un rover pressurizzato che consentirebbe loro anche di completare obiettivi scientifici.
“La nostra ipotesi è che l’equipaggio sarà decondizionato“, ha detto Vogel durante il discorso, “e avremo bisogno di tanto tempo per adattarci alla gravità parziale“. La gravità su Marte è solo circa un terzo di quella sulla Terra.
Non siamo ancora pronti, ma ci sono buone prospettive
In un futuro non così lontano, le missioni su Marte potrebbero variare da soli 30 giorni (ma ci vorrebbero poco meno di due anni terrestri per tornare indietro), a quasi 500 giorni di permanenza.
Non sorprende che Vogel e il suo team abbiano concluso che 30 giorni sulla superficie erano molto più fattibili, data la quantità astronomica di logistica e costi coinvolti. La NASA spera di prendere ciò che alla fine impareremo dall’esplorazione della superficie della Luna e applicarlo sulla superficie marziana.
Ma prima che inizino tali missioni, l’agenzia spaziale ha una montagna di lavoro davanti a sé. La NASA sta solo iniziando a prepararsi per lanciare la sua missione Artemis I, un viaggio senza equipaggio intorno alla Luna, con un viaggio inaugurale del suo razzo SLS e della navicella spaziale Orion programmato entro la fine dell’anno.
Da lì, la NASA sta progettando di stabilire una presenza più permanente sulla Luna, il Lunar Gateway, come trampolino di lancio per trasferire gli astronauti in superficie, e infine sviluppare il Transit Habitat, un veicolo spaziale concettuale destinato a ospitare gli astronauti nel loro lungo, viaggio molto più lungo su Marte.