Il Carrefour Romanina sta per chiudere e l’azienda ha chiamato tutti i suoi dipendenti per informarli. È quello che è successo ai settanta dipendenti del negozio di riferimento nei mesi prima di natale. Questa è l’ultima di una lunga serie di vendite di immobili di pregio della catena francese; gli ipermercati Carrefour di Centocelle sono stati venduti all’insegna Dem del gruppo Gros, mentre Frosinone è stato ceduto a un acquirente completamente diverso non molto tempo fa.
A causa del calo delle vendite e del mancato rilancio, il Carrefour di Romanina ha chiuso. Non è chiaro il futuro dei 49 dipendenti diretti e degli altri 20 nei settori ausiliari che si occupano di sicurezza, pulizia e vendita al dettaglio.
Carrefour ha un approccio ‘vecchio’
“Quello di Carrefour è un approccio vecchio, notiamo un atteggiamento di forte rifiuto da parte dell’azienda”, ha dichiarato a RomaToday Alessandro Contucci, segretario regionale della Uiltucs Lazio. Carrefour ha mantenuto il suo nome nella regione, ma l’amministrazione dell’azienda è stata rilevata da un soggetto esterno, con tutte le ripercussioni che ciò comporta. Non c’è una ripartenza commerciale o un investimento fattibile.
Secondo un rapporto di Filcams Cgil Roma Lazio, Fisascat Cisl Roma Capitale e Rieti, Uiltucs Roma e Lazio, “nel corso dell’ultimo anno Carrefour ha costantemente diminuito la propria presenza in gestione diretta nella regione, ‘smembrando’ la rete dei punti vendita e cedendone una parte a imprenditori locali, a volte a ex amministratori che si sono improvvisati imprenditori, i quali, lasciando la gestione delle attività alle cooperative, hanno fatto un passo indietro”.
Nel frattempo, i sindacati impegnati nella questione hanno chiesto formalmente ai vertici aziendali informazioni sulla chiusura del negozio e la promessa di ricollocare tutti i dipendenti interessati. Al momento non è chiaro quali supermercati saranno in grado di accogliere il personale Romanina.