Questa è una notizia che potrebbe cambiare il corso degli eventi. Una svolta per il perseguimento di un’energia economica, pulita e illimitata che potrebbe trasformare gli equilibri geopolitici, indebolendo le nazioni le cui economie dipendono dall’esportazione di combustibili fossili, come la Russia e gli Stati del Golfo, e garantendo la crescita dei Paesi più poveri in un colpo solo.
Gli Stati Uniti svolgono un ruolo di primo piano, annunciando con una certa cautela di aver raggiunto un risultato storico nella fusione nucleare, creando una reazione che crea più energia di quella necessaria per innescarla.
Il Segretario del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti Jennifer Granholm annuncerà formalmente la storica conclusione scientifica, che vede gli Stati Uniti vincere la corsa globale verso questo obiettivo. Il Washington Post lo aveva previsto, descrivendo l’evento come “una pietra miliare nella decennale
e costosa ricerca di costruire un sistema che offra energia infinita e senza scorie radioattive, con un numero di risorse significativamente inferiore a quelle necessarie per utilizzare le energie del sole e del vento”. Secondo la pubblicazione americana, si tratta del “Santo Graal” dell’energia senza emissioni di carbonio, che i ricercatori di tutto il mondo cercano fin dagli anni Cinquanta.Per testare la fusione, l’esperimento sarebbe stato condotto presso la National Ignition Facility del Lawrence Livermore National Laboratory in California. La ricerca sulla fusione mira a ricreare il processo nucleare che alimenta il Sole. Fino a poco tempo fa, gli esperimenti avevano deluso le aspettative della comunità accademica, poiché avevano innescato la fusione, ma avevano utilizzato molta più energia di quella effettivamente prodotta dal processo.