Il Robert C. Byrd Green Bank Telescope (GBT), parte del Green Bank Observatory in West Virginia, è il primo radiotelescopio a parabola singola al mondo. Tra la sua parabola da 100 metri e l’eccellente precisione della superficie, il GBT offre una sensibilità senza precedenti. Dal 2017 è diventato anche uno dei principali strumenti utilizzati da Breakthrough Listen e da altri istituti impegnati nella Ricerca dell’Intelligenza Extraterrestre (SETI).
Di recente, un team internazionale di ricercatori del SETI Institute, Breakthrough Listen e diverse università ha scansionato dodici esopianeti alla ricerca di segni di attività tecnologica. Sebbene il sondaggio non abbia rilevato alcuna prova definitiva di firme tecnologiche, ha identificato due segnali radio interessanti.
Il team è stato guidato da Sofia Z. Sheikh, una studentessa laureata presso il SETI Institute e il Berkeley SETI Research Center (UC Berkeley), e altri membri di un programma SETI laureato gestito dal Penn State Extraterrestrial Intelligence Center (PSETIC). A loro si sono uniti i team di Breakthrough Listen, il Center for Exoplanets and Habitable Worlds (CEHW), l’International Center for Radio Astronomy Research (ICRAR) e diverse università e istituti di ricerca. Il documento che dettaglia la loro ricerca dovrebbe essere pubblicato su The Astronomical Journal.
La ricerca di segnali radio è stata una convenzione SETI sin da quando la prima indagine è stata condotta nel 1961. Questo era il Progetto Ozma, guidato dal defunto e leggendario astrofisico della Cornell Frank Drake, da cui prende il nome l’Equazione di Drake. Negli ultimi anni, il campo del SETI si è notevolmente ampliato, grazie anche ai nuovi radiotelescopi di nuova generazione e nuove tecniche di analisi dei dati (molte delle quali incorporano l’apprendimento automatico).
Anche i tipi di firme tecnologiche che i ricercatori potrebbero cercare si stanno espandendo, con proposte che vanno dall’energia diretta e dai neutrini alle onde gravitazionali.