L’adozione di un caricabatterie universale non è l’unica misura adottata dall’Unione Europea al fine di ridurre i consumi di materiale non necessario e favorire gli utenti diminuendo le spese. In questi ultimi giorni è tornata a circolare la notizia per la quale l’UE ha detto si alle batterie sostituibili e riciclabili.
La proposta risale al dicembre 2020, quando la Commissione Europea proponeva il ricorso a un nuovo regolamento
per la produzione e gestione di pile e batterie. Di recente la notizia è tornata a far scalpore tra gli utenti ma sembra esserci un po’ di confusione.L’intento dell’Unione Europea non è quello di imporre alle aziende il ricorso alle batterie sostituibili bensì quello di promuovere un regolamento che renda la produzione, l’utilizzo e lo smaltimento delle batterie quanto più sicuro e sostenibile. Le aziende produttrici di smartphone, ad esempio, sarebbero esortate a rendere le batterie dei loro dispositivi facilmente sostituibili così da non danneggiare gli smartphone e allo stesso tempo favorire il riciclo.
Il regolamento pensato dall’UE non è ancora in vigore ma potrebbe presto essere ripreso in considerazione e affiancato ai provvedimenti circa la porta USB-C obbligatoria a partire dal 2024.