L’esperienza di vedere un’opera d’arte magistrale, come un dipinto, una danza o un film ha il potere di alimentare direttamente le tue emozioni. Tutti ricordano l’ultima volta che un’opera d’arte ha lasciato scoppiare di gioia, perplesso o in lacrime.
Secondo l’Università di Vienna, un aspetto centrale della visione dell’arte è il risveglio delle emozioni. Da alcuni punti di vista filosofici, il valore reale, o la definizione dell’arte, può essere determinato dalle emozioni, o dalla mancanza di esse.
Si scopre che i film possono avere alcuni effetti interessanti sul corpo che possono riguardare il modo in cui sentiamo le nostre emozioni. Ad esempio, la frequenza cardiaca può cambiare con l’arco narrativo del film (per University College London). Inoltre, i battiti cardiaci del pubblico possono iniziare a sincronizzarsi. Per questi motivi, è possibile che un viaggio al cinema possa essere benefico per il tuo benessere generale. Tuttavia, gli alti emotivi spesso generano bassi emotivi. Ad esempio, sono emerse notizie secondo cui gli spettatori del film Avatar hanno sperimentato una forma di sindrome da depressione post-avatar (PADS), afferma il Guardian.
Secondo il Guardian, la sindrome da depressione post-avatar (PADS) non è una condizione medica reale, ma rappresenta il risveglio di stati emotivi depressivi e persino pensieri suicidi che le persone hanno segnalato dopo aver visto il film. È interessante notare che alcune persone hanno persino riferito di aver sperimentato PADS dopo aver rivisto il film anni dopo.
Le persone sentivano che la realtà del mondo moderno formava un netto contrasto con la bellezza straordinaria che hanno vissuto al cinema. Alla ricerca di una spiegazione, lo psichiatra di New York Stephan Quentzel ha dichiarato che il mondo reale non può essere perfetto o ideale come nei film, il che può far sembrare la realtà inferiore. Tuttavia, questo fenomeno potrebbe non essere unico per i fan di Avatar e potrebbe esserci una spiegazione neuroscientifica che può espandere la psicologia di questi pensieri post-film.
Come i fan di Avatar, anche alcuni fan di Star Wars riferiscono di sentirsi così. La neuroscienziata Erin Falconer ha spiegato che alcuni film portano al rilascio di dopamina nel cervello. Il conseguente crollo dell’afflusso di dopamina può portare a ciò che lo psicologo clinico John Mayer chiama “depressione situazionale“, che è correlata a un particolare fattore di stress, riferisce la NBC.