Dopo cinque giorni di isolamento, e assenza di sintomi, si può uscire di casa anche senza tampone negativo. Ovviamente, è sempre raccomandato utilizzare la mascherina FFP2. Questa è la circolare inoltrata alle Regioni ieri dal Ministero della Salute, dove si punta in primo luogo al senso di responsabilità e all’auto sorveglianza.
il 31 agosto 2022, l’ex ministro Speranza ridusse da 7 a 5 i giorni di isolamento ma con obbligo di test finale. Invece ora c’è la possibilità per le persone che sono sempre state asintomatiche e per chi non ha sintomi da almeno due giorni di porre fine all’isolamento dopo 5 giorni a partire dal primo test positivo o comparsa dei sintomi “a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare”.
Per chi è stato sempre asintomatico, invece, l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni. Tuttavia in tal caso occorre un test negativo effettuato presso una struttura sanitaria o in farmacia (quindi il tampone fatto a casa non è valido).
Le regole differiscono ulteriormente per i soggetti immunodepressi o particolarmente fragili. Di fatto per loro la chiusura in casa resta di 5 giorni a patto il test antigienico o molecolare sia negativo.
Resta ancora alta la cautela per gli operatori sanitari, i quali possono uscire di casa dopo almeno 2 giorni da asintomatici ma solamente dopo un test antigienico o molecolare negativo. Test obbligatorio anche per i viaggiatori positivi che tornano dalla Cina nei sette giorni precedenti.
Tuttavia, tutti questi, dopo il periodo d’isolamento, dovranno necessariamente usare mascherine FFP2 fino al decimo giorno dall’inizio dei sintomi o dal primo test positivo. Di conseguenza si raccomanda loro di evitare persone ad alto rischio come anziani o malati cronici. Queste, quindi, sono le precauzioni che chiede la circolare.