Basta il nome per far scorrere qualche lacrima, indimenticabile il film con Richard Gere legato ad Hachiko, una pellicola cinematografica che, nonostante sia stata pubblicata da ormai 19 anni, ancora oggi riesce a far commuovere milioni di utenti in tutto il mondo.

La storia è tratta da una storia vera, ed è appunto questo l’incredibile, sebbene comunque sia più datata di quanto recepibile nel film. Hachi nacque nel 1923, affezionatissimo al proprio padrone, il professor Ueno, ogni giorno lo accompagnava in stazione, aspettando il suo ritorno come un orologio svizzero. Peccato che un giorno, lo stesso Ueno non tornò a casa, a causa di un attacco cardiaco registratosi durante le ore di lezione, il quale purtroppo lo portò alla morte.

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Hachiko, la storia di un grande amore

Il cane, dal canto suo, continuò ogni giorno a recarsi in stazione ad aspettare l’amato padrone, nonostante tutti abbiano cercato di dissuaderlo, anche incatenandolo o allontanandolo. In poco tempo divenne un simbolo della stazione di Shibuya, tanto che i cittadini iniziarono ad occuparsene fino al giorno della sua morte, nel 1935.

Per 11 anni Hachi si recò ogni giorno davanti all’ingresso della stazione, nella speranza di veder comparire Ueno, cosa che purtroppo non accadde più. La morte sopraggiunse in seguito all’aggravarsi della filariasi, una malattia curabile, ma se trascurata può portare a gravissime complicanze (è parassitaria e colpisce solamente gli animali).

Una storia che non può lasciare indenni, e che fa sicuramente pensare a quanto noi umani dobbiamo davvero imparare dagli animali, in questo caso dai cani.

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