Smart Glass e Medicina, il binomio perfetto che può testimoniare quanto la tecnologia possa indubbiamente aiutare i medici nell’adempimento dei propri doveri e nello svolgimento delle mansioni, una accoppiata che può facilitare a conti fatti il salvataggio di molteplici vite.
Un chiaro esempio di quanto stiamo asserendo giunge dalla USL Di Modena, in questi giorni l’infermiere Andrea Franchini è stato in grado di sostituire la Peg, il sondino gastrico che aiuta le persone ad alimentarsi nel momento in cui soffrono di problemi legati alla deglutizione, sulle indicazioni di Laura Ottaviani, il responsabile di tale procedura, ma anche di Tommaso Gabbani, esperto di smart glass nell’utilizzo indicato, i quali seguivano lo svolgimento della procedura da remoto, direttamente da remoto, mentre il Franchini si trovava a domicilio.
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Smart glass e Medicina, il binomio perfetto
Gli smart glass entrano quindi per la seconda volta nel mondo della medicina, dopo il successo del settembre scorso, quando per la prima volta vennero utilizzati per sostituire il Peg di un paziente affetto da sclerosi laterale amiotrofica, sempre in Emilia.
Mauro Manno, direttore di Gastroenterologia e Endoscopia, commenta così: “Era importante andare oltre la nostra prima volta, lanciando un forte segnale di quanto la tecnologia possa aiutarci, sopratutto nel caso di pazienti molto fragili, verso i quali dobbiamo avere le giuste precauzioni, e fornire anche la migliore assistenza; oltre a questo, è uno strumento molto utile per i professionisti sanitari, aiutandoli a crescere ed acquisire competenze sempre maggiori”.
La tecnologia è indubbio possa essere un grande aiuto per molteplici professioni, anche la medicina.