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Lavorare a stretto contatto con una persona può cambiare questo tuo tratto

I ricercatori hanno dimostrato che quando due persone lavorano a stretto contatto, si verifica un’interazione specifica. Ad esempio, quando discutono di un argomento che li interessa molto, è più probabile che i suoni delle loro voci convergano. In altre parole, è possibile che i due individui si trovino ad adottare inconsciamente le scelte lessicali dell’altro.

Di conseguenza, le persone possono modificare il modo in cui pronunciano le parole o la struttura delle loro argomentazioni in modo da renderle più compatibili con la persona con cui stanno conversando. La convergenza fonetica, spesso nota come imitazione di un suono da parte di un altro, è un aspetto del linguaggio umano che si verifica molto più frequentemente di quanto la grande maggioranza delle persone sia consapevole.

I ricercatori hanno scoperto un tratto interessante

Nel 2018, i ricercatori hanno scoperto che gli individui hanno maggiori probabilità di effettuare questo passaggio linguistico quando sono totalmente coinvolti in un’attività che ha un significato per loro e che li appassiona. Lo scopo di questa recente ricerca era quello di analizzare come cambiano i modelli di linguaggio

che gli individui utilizzano quando si immergono intensamente in un argomento.

Secondo i risultati di diversi studi, quando gli individui partecipano attivamente a una conversazione, è più probabile che copino i comportamenti degli altri intorno a loro. Alla luce di questi risultati, è possibile concludere che la convergenza fonetica è un meccanismo con cui le persone possono sviluppare una sinergia reciproca, ridurre il rischio di incomprensione e costruire legami più profondi.

I ricercatori hanno scelto 52 persone che parlavano inglese come prima lingua e le hanno abbinate a un partner prima di farle partecipare a una serie di attività insieme. L’oratore A ha il compito di guidare l’oratore B, che si trova nella stanza accanto, attraverso un labirinto di Minecraft, un noto gioco per PC e Console

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Pubblicato da
Michele Ragone
Tags: ricercatori