Non tutte le brutte storie, tuttavia, hanno un finale altrettanto terribile, in questi giorni è emersa una notizia controversa. Il ransomware LockBit avrebbe infatti colpito SickKinds, un centro universitario che si occupa di pediatria, sito a Toronto, con nota affiliazione alla Facoltà di Medicina. Tecnicamente l’attacco ha portato alla disattivazione dei sistemi aziendali, almeno parzialmente, disabilitando il lavoro del personale, con disservizi importanti ad esempio nella visione e ricezione degli esami di laboratorio.
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Con una nota, lo stesso ospedale ha certificato la causa dei propri problemi, seppur momentanei, ma poco dopo lo stesso gruppo di hacker che ha indubbiamente spinto verso tale situazione, si è prontamente scusato.
Con un post sui propri canali, infatti, ha affermato che l’offensiva si è scontrata con la loro etica, affermando di “scusarsi formalmente per l’attacco a Sikkids, a nostro discapito abbiamo gratuitamente inviato il decryptor per sbloccare i file originariamente bloccati dal ransomware”, sottolineando comunque che il partner che si è occupato direttamente dell’attacco, è stato “prontamente espulso dal gruppo”.
Una storia a lieto fine, senza dubbio, anche se comunque di base i disservizi ci sono stati.