Le missioni spaziali, al netto di allunaggi vari, sono da sempre molto rischiose e dotate di quel fattore incognita che può rapidamente degenerare. I motivi sono innumerevoli, in primis la distanza dal Pianeta, come anche la difficoltà nel raggiungere gli astronauti, o semplicemente la non conoscenza di molteplici variabili.
Nell’ultimo periodo si è registrata una importante perdita di refrigerante da una capsula russa, più precisamente la Soyuz MS-22, la situazione tuttavia non sembra essere per nulla sotto controllo, anzi sembra aggravarsi ogni giorno che passa. Il problema pare, in quanto non è stato ufficialmente confermato, essere stato causato da un piccolo meteorite che avrebbe impattato sulla superficie della capsula.
Scoprite quali sono i nuovi codici sconto gratis e le offerte Amazon, iscrivendovi subito qui.
Il piano ovviamente nel cercare di portare sulla Terra gli astronauti russi e americani (sono in tre) il più rapidamente possibile, per questo motivo NASA e l’agenzia spaziale Russa stanno cercando di trovare una rapida soluzione. La missione di salvataggio non sembra troppo complicata da pianificare, sebbene comunque la NASA abbia ufficialmente confermato di aver contattato SpaceX, per chiedere aiuto facilitando il rientro degli astronauti per mezzo della navicella Crew Dragon.
“Nell’analisi della varie opzioni“, conferma la Nasa sul proprio blog, “NASA ha contattato direttamente SpaceX, con l’obiettivo di far rientrare l’equipaggio a bordo di Dragon, anche se al momento il nostro interesse principale è capire in maniera approfondita le capacità della capsula Soyus MS-22, comprendendone lo stato postumo alla perdita di liquido refrigerante”.