Sulla base di un articolo pubblicato in questi giorni dal NYT, infatti, Bankman-Fried sarebbe comparso il 3 gennaio in un’aula di tribunale presso lo Stato di New York, nel corso della quale udienza si sarebbe dichiarato non colpevole. Ricordiamo che il CEO era stato estradato a Dicembre della Bahamas, e che tutt’oggi è libero su cauzione, in seguito all’arresto, con il pagamento di ben 250 milioni di dollari.
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L’accusa di cui dovrà effettivamente rispondere è davvero importante, più precisamente dovrà rispondere di due cause intentate rispettivamente dalla SEC (Securities Exchange Commission) e dal Dipartimento di Giustizia con 8 capi di imputazione, tra cui troviamo appunto riciclaggio e frode.
Secondo le accuse, infatti, Bankman-Fried avrebbe creato uno schema multi-livello spalmato in più anni, nel corso del quale sarebbe stato in grado di riciclare il denaro dei clienti di FXT e degli stessi investitori, spostandoli su Alameda Research, una società sempre di proprietà, mediante l’utilizzo di hedge fund in criptovalute.
Il fatto più grave rientrerebbe più che altro nella frode ai clienti FXT, infatti avrebbe rubato almeno due miliardi di dollari, agli stessi, sebbene lo stesso Bankman-Fried si sarebbe sempre dichiarato innocente, sostenendo di non aver “mai commesso alcuna frode”.