Gli scienziati hanno finalmente avuto l’opportunità di osservare il cuore della Terra, in particolare una delle cosiddette “zone ultra-low velocity”, chiazze di decine di chilometri di spessore e centinaia di Km di diametro situati al confine tra il nucleo e il mantello con velocità sismiche estremamente basse. Qual è il loro scopo?
Terra: la scoperta che rivoluzionerà il mondo della scienza
Queste zone si trovano a circa 3.000 chilometri sotto la superficie e sono molto difficili da studiare. Sappiamo che esistono attraverso l’analisi della propagazione delle onde sismiche e il loro nome è legato al modo in cui queste onde rallentano quando le attraversano.
Un nuovo studio, pubblicato su Nature Communications, fornisce la prima solida evidenza della struttura interna di una di queste zone, situata sotto l’arcipelago delle Hawaii. Grazie a tecniche di modellazione computazionale basate su segnali ad alta frequenza ottenuti dalla propagazione delle onde sismiche, gli scienziati sono stati in grado di ottenere una visuale a scala chilometrica della struttura rocciosa. Si tratta di un evidente miglioramento della risoluzione di grande importanza per lo studio del confine tra il nucleo di ferro-nichel della Terra e il mantello che lo circonda.
La quantità di ferro presente in queste “zone di confine” potrebbe anche fornirci informazioni sulla formazione della Terra e sul funzionamento del suo nucleo attuale. Gli scienziati hanno inoltre identificato una correlazione tra queste zone e le concentrazioni vulcaniche, ma lo studio delle zone a velocità ultra bassa è ancora limitato dalla localizzazione dei terremoti e dalla posizione dei sismografi. Tuttavia, questi risultati offrono un importante contributo alla nostra comprensione della struttura interna della Terra e dei suoi processi geologici.