Per meglio competere con l’assalto delle aziende tecnologiche occidentali, l’anno scorso la Russia aveva dichiarato che avrebbe legalizzato la pirateria del software. Oggi è stata diffusa la notizia che anche la Bielorussia si è alleata con il Cremlino.
Il Presidente Alexander Lukashenko ha infatti approvato una nuova legge che legalizza la pirateria, ma solo per quanto riguarda i media creati da “Stati nemici”, tra cui programmi per computer, film e video musicali. Per questo motivo, è possibile scaricare illegalmente i video solo se sono stati creati e prodotti negli Stati Uniti d’America, nel Regno Unito o nell’Unione Europea.
Il disegno di legge è stato approvato dalla Camera dei Deputati bielorussa il 20 dicembre 2022 ed è stato firmato in legge dal Consiglio della Repubblica lo stesso giorno. Oggi Lukashenko ha firmato l’ordinanza, che dovrebbe entrare in vigore già questa settimana.
I funzionari del governo hanno dichiarato che la pirateria è l’unico mezzo per sostenere l’economia di fronte agli embarghi imposti dai cosiddetti “Paesi nemici”. Poiché le sue infrastrutture, il software e i media dipendono tutti da fonti esterne, la Bielorussia è stata costretta a fare questa scelta.
La legislazione rimarrà in vigore fino al 2025 e consentirà un metodo unico. Gli individui che scelgono di piratare software e materiale dovranno pagare una somma di denaro a un ente governativo. In seguito, le royalties saranno riscosse da un’autorità per i brevetti per conto del governo per l’utilizzo di tali contenuti. Entro i prossimi tre anni, i detentori di diritti d’autore potranno presentare una domanda per riscuotere i diritti sulla loro quota.