Mentre Silvergate crolla in borsa, complice lo scandalo FTX, gennaio 2023 si sta rivelando un mese molto difficile per l’industria delle criptovalute, e Coinbase ha annunciato di voler licenziare il 20% dei suoi dipendenti nel tentativo di ridurre i costi operativi e ripristinare la redditività del servizio.
L’amministratore delegato e cofondatore di Coinbase, Brian Armstrong, ha scritto un post sul blog aziendale in cui ha riconosciuto che la piattaforma ha sofferto molto a causa della crisi macroeconomica del 2022 e del declino delle criptovalute rivali. In effetti, Armstrong ha dichiarato di essere preoccupato per un “ulteriore contagio”, intendendo qui un effetto domino dopo il fallimento di FTX e la decadenza di Sam Bankman-Fried.
Circa 950 lavoratori sui 4.700 previsti saranno licenziati e, secondo quanto dichiarato da Brian Armstrong, riceveranno 14 settimane di stipendio base, assicurazione sanitaria e assistenza per il visto. Ai lavoratori che lavorano al di fuori degli Stati Uniti sarà garantito un uguale compenso, come richiesto dalle normative locali. Coinbase ha licenziato più di mille persone per due volte nell’arco di un anno, con la prima ondata che si è verificata nel giugno del 2022.