La “strada di Bimini“, situata al largo della costa delle Bahamas a 6 metri sotto la superficie dell’acqua, somiglia notevolmente a una strada costruita dagli esseri umani, ma in realtà è una formazione naturale situata nei fondali marini. La scoperta è stata fatta nel 1968, e tutt’ora si parla di lei.
Fondali marini: la leggenda dietro le strane “pietre”sottomarine
Nel corso degli anni ci sono state numerose speculazioni che hanno circondato la sua origine. Alcuni studiosi hanno avanzato l’ipotesi che si potesse trattare di una strada costruita da una antica civiltà, ma non ci sono prove concrete a sostegno di questa teoria. Ci sono stati anche alcuni tentativi di stabilire un collegamento tra la strada di Bimini e l’antica civiltà di Atlantide, ma anche questa è una teoria non supportata da prove scientifiche.
Secondo il racconto di Joseph Manson Valentine, i blocchi di roccia somigliano ai dolmen e la struttura potrebbe essere un antico sentiero cerimoniale. Valentine poi dichiara che si trattasse di una costruzione frutto di una specie preistorica in grado di lavorare, spostare e posizionare grandi blocchi di pietra, simile a quella che ha costruito Stonehenge, i Moai dell’Isola di Pasqua, le piattaforme di Baalbek e di Malta.
Per la verità, la strada è stata creata da madre natura, formata da uno strato di calcare e beachrock, sommersi a causa di una combinazione di innalzamento del livello del mare ed erosione della sabbia sottostante. L’aspetto uniforme e la levigatura della presunta “pavimentazione” sono frutto dell’erosione, mentre le rocce che compongono la strada sono costituite da peloidi, sabbia, frammenti di conchiglie e resti di un protozoo cambriano.
Nonostante la spiegazione scientifica, la leggenda della “strada di Bimini” continua ad attirare l’interesse di molti ricercatori e appassionati di misteri.