Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha finalmente sbloccato i fondi del Pnrr per l’installazione delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Attraverso due decreti, sono state così indette le gare per l’assegnazione dei fondi mettendo a disposizione ben 713 milioni di euro per installare entro fine 2025 almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-rapida sulle strade extraurbane e 13.755 infrastrutture di ricarica veloci nelle città. In totale, dovrebbero essere installate 21.255 nuove colonnine in Italia in 3 anni.
Il Ministro Gilberto Pichetto ha espresso il suo parere sull’iniziativa dichiarando che i provvedimenti riguardanti l’installazione delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche sono stati molto attesi. Questo perché permetteranno all’Italia di accelerare gli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti, il cui raggiungimento influirà anche sulla qualità dell’aria e sulla vita nei nostri territori. Gli uffici governativi hanno svolto un lavoro tecnico di alto livello che include tutte le aree del paese, offrendo all’intero sistema nazionale la possibilità di guardare da vicino i traguardi di sostenibilità
che attendono la mobilità dell’Italia.Il Ministero ha precisato che i decreti approvati stabiliscono le tipologie di progetti e spese ammissibili, le modalità di selezione e le zone del territorio in cui verrà organizzato il servizio, rispettando i principi di efficacia, efficienza ed economicità, e mirando alla massima diffusione e capillarità delle infrastrutture.
Il Ministero ha annunciato che per il primo anno verranno realizzate 2.500 nuove colonnine di ricarica per veicoli elettrici lungo le superstrade italiane e 4.000 colonnine nelle aree urbane. I fondi del Pnrr serviranno a coprire fino al 40% dei costi di realizzazione delle stazioni di ricarica. Le infrastrutture si distribuiranno in modo uniforme, con un livello minimo di ricarica per area, privilegiando così l’utilizzo di stazioni di servizio e aree di sosta esistenti.
Nelle superstrade le colonnine avranno una potenza di almeno 175 kW, mentre nelle aree urbane avranno una potenza di almeno 90 kW. Non ci saranno colonnine con potenza inferiore a 22 kW.