Il motore di ricerca Bing sarà in grado di intrattenere conversazioni naturali con le persone utilizzando un chatbot con capacità simili a quelle umane. Microsoft punta molto sul suo motore di ricerca Bing per sfidare Google, che oggi rappresenta tra l’85% e il 90% di tutte le ricerche effettuate nel mondo (contro l’8% circa di Bing). La multinazionale statunitense ha investito un sacco di soldi in ChatGPT, un chatbot, perché ritiene che sia il futuro della comunicazione.
L’obiettivo di Microsoft nell’attirare più utenti su Bing non è solo quello di aumentare le entrate pubblicitarie; l’azienda vuole anche assicurarsi che i suoi clienti di Windows e Office 365, che possono utilizzare questi prodotti online senza scaricare o installare nulla, usino Bing invece di Google quando effettuano ricerche online.
ChatGPT forse arriverà in Bing
ChatGPT è un chatbot dotato di intelligenza artificiale e progettato per imitare la comunicazione umana. Nel 2019 Microsoft ha consegnato un assegno da 1 miliardo di dollari a OpenAI, un gruppo di ricerca sull’IA co-fondato da Elon Musk. Il modello linguistico dell’azienda è stato sviluppato nel 2018. A causa dei suoi impressionanti risultati, come Dall-E, OpenAI ha attirato molta attenzione di recente.
Per dimostrare quanto sia seria la sicurezza dei propri sistemi, Redmond sta valutando di integrare ChatGPT nel motore di ricerca Bing già a marzo del prossimo anno. In questo modo gli utenti potranno ottenere risultati più rapidi e precisi in base alle loro interrogazioni in linguaggio naturale.
Se è vero che al momento il chatbot non è molto preciso, grazie alla sua capacità di “imparare da se stesso”, OpenAI e Microsoft hanno buoni motivi per essere entusiasti delle sue prestazioni future. Tuttavia, Google sembra rimanere indietro nel campo della ricerca conversazionale.