La presenza dei margini sui quaderni è un argomento che ha generato molte teorie e narrazioni. Una delle spiegazioni più comuni è che i margini sono stati progettati come uno spazio specifico per le parole chiave e gli appunti, una sorta di “area di lavoro” per l’utente. Ma c’è anche un’altra teoria che circola in internet, e che fa quasi sorridere.
Quaderni: la storia sui margini che nessuno racconta
Questa teoria sostiene che in passato i ratti amavano tanto leggere che erano soliti divorare i bordi dei fogli lasciati in giro. Pertanto, l’area in cui segniamo le parole chiave e i titoli dei nostri appunti sarebbe stata progettata per salvaguardare l’integrità dei manoscritti dai roditori. Tuttavia, questa teoria non è supportata da fonti certe e rimane una curiosità interessante.
Alcune persone preferiscono quaderni senza margini per ottenere più spazio sul foglio, ma la maggior parte di noi ha scritto su una pagina delimitata almeno una volta nella vita. Ad esempio, sui vecchi quaderni a righe delle elementari, che abbiamo utilizzato per prendere appunti. D’altronde però i gusti son gusti e ognuno può scegliere se utilizzare quaderni con o senza margini.
Già che ci siamo facciamo un salto nel passato parlando dei quaderni adatti per ogni anno scolastico in base alle caratteristiche. I quaderni per la prima e la seconda elementare sono solitamente a righe con un margine specifico. La rigatura A prevede una riga verticale di colore rosso che indica il margine della pagina. Le righe orizzontali sono distanziate in modo variabile, in questo modo il bambino può imparare a scrivere rispettando le distanze giuste e ad avere una buona postura nella scrittura.