Il viaggio nel tempo è un’idea affascinante che gli scrittori di fantascienza hanno esplorato per decenni. Tuttavia, ci sono anche scienziati che cercano di capire se sia possibile dal punto di vista teorico. Una delle teorie più interessanti è quella proposta dal matematico Kurt Gödel. Di cosa si tratta?
Viaggio nel tempo: alcune teorie lo credono possibile
Egli ha teorizzato che, se l’universo fosse in movimento, sarebbe possibile viaggiare nel passato. Gödel ha simulato un “universo artificiale” ruotante con una costante cosmologica negativa in grado di resistere alla forza centrifuga della rotazione per mantenere l’universo statico. Seguendo un particolare percorso al suo interno, sarebbe possibile finire nel proprio passato. Ad ogni modo, tali osservazioni indicano che il nostro universo non sta ruotando, e che quindi le affermazioni di Gödel non possono essere realizzate. Ci sono anche teorie che suggeriscono che i viaggiatori nel tempo esistono già, ma queste sono solo teorie non confermate.
Per quanto riguarda la possibilità di viaggiare nel futuro, ci sono diverse ipotesi che suggeriscono come potrebbe essere possibile. Una delle più note è la teoria della relatività generale di Einstein, che dimostra che il tempo rallenta in prossimità di una grande massa. Ciò significa che, se una persona si trovasse in prossimità di una stella molto massiccia, il tempo per lei scorrerebbe più lentamente rispetto a chi si trova lontano da essa. Quindi, secondo lui se una persona si allontanasse da una stella molto massiccia, tornerebbe nel futuro rispetto a chi è rimasto sulla Terra.
Infine c’è la teoria dei buchi neri, la quale suggerisce che questi ultimi possono essere utilizzati come portali per viaggiare nel futuro. In altre parole, se una persona si avvicinasse al punto “incriminato”, il tempo rallenterebbe sempre di più fino a diventare infinito alla sua superficie. Quindi, se una persona riuscisse a sopravvivere alla forza di attrazione di un buco nero e a tornare indietro, sarebbe in grado di viaggiare nel futuro.