bolletteAnche se pare che il costo dell’elettricità sia destinato a calare nel primo trimestre del 2023, ci sono comunque i costi del gas che continuano a destare preoccupazione agli italiani, essendo che rimangono piuttosto elevati. In questo articolo andremo a scoprire la differenza tra le diverse tipologie di letture che vengono effettuate per estrapolare i reali consumi.

 

 

Bollette, ecco come vengono eseguiti i diversi tipi di lettura

All’interno delle bollette possiamo trovare tre tipi di indicazioni:

  • Lettura effettiva: è quella che viene rilevata direttamente dal distributore. In caso di contatori meccanici, questa viene fatta invece presso il punto di fornitura da un operatore. Per i contatori elettronici viene effettuata automaticamente da remoto e poi inviata al sistema informativo integrato. La lettura effettiva fa riferimento al numero che compare sul contatore nel momento in cui viene effettuata;
  • Autolettura: in questo caso è intuibile dal nome. Questo tipo di lettura viene comunicata dall’utente mediante mezzi come app o telefono. Equivale alla lettura effettiva;
  • Consumo stimato: è un dato approssimativo del consumo degli utenti, viene immesso nella fattura dal distributore nel caso in cui non sia riuscito ad avere una lettura effettiva o in caso di mancata autolettura. Ci sono alcuni contratti in cui può anche essere inserita una clausola che prevede l’inserimento di questa tipologia di consumo, la quale deve necessariamente basarsi sullo storico della fornitura.

Sicuramente i primi due metodi, al fine di ottenere bollette che siano sempre in linea con i reali consumi, sono quelli da prediligere. È importante tenere a mente che sul sito di ARERA è a disposizione degli utenti uno strumento utile che consente di verificare i consumi tramite SPID e CIE.

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