Abbiamo alcune testimonianze in merito all’argomento e la prima in assoluto è stata trovata in un articolo che risale al 1954 sul Journal of Navigation. In questo documento troviamo l’oceanografo e chimico George Deacon che fa riferimento ad un’affermazione del noto geofisico del tempo Edward Bullard. “Gli oceani profondi coprono oltre i due terzi della superficie del mondo, eppure si sa di più sulla forma della superficie della luna di quanto si sappia su quella del fondo dell’oceano”
C’è da dire però che da quel momento la scienza ha fatto dei grandi passi in avanti
, insieme quindi alla nostra conoscenza in materia. Di fatto, quasi un quarto dei fondali marini di tutto il mondo è stato mappato con estrema precisione. Parliamo di circa 120 milioni di chilometri quadrati, che corrispondono a circa tre volte la superficie totale della Luna. Di conseguenza, l’idea dei vari divulgatori e scienziati, già partendo da questo assunto, è falsa.Il confronto si è successivamente spostato verso Marte, il quale ha una superficie di 145 milioni di chilometri quadrati. Da qui nasce infatti la frase diffusa “conosciamo più la superficie di Marte che gli oceani profondi della Terra“. Tuttavia, rimane definitivo il fatto che l’affermazione “l’umanità conosce meglio la Luna che il mare” sia del tutto sbagliata.