In aggiunta ai recenti rumors che vedono Microsoft pronta a ridurre la forza lavoro, un nuovo rapporto pubblicato da Fox Business e ripreso anche da Bloomberg riferisce che in questi giorni avrà inizio uno dei più grandi tagli del personale nella storia dell’e-commerce. La notizia arriva a pochi giorni dalla conferma dei licenziamenti da parte del CEO di Amazon, Andy Jassy. Il 5 gennaio 2023, la piattaforma ha confermato in un post sul blog ufficiale che licenzierà 18.000 persone per ridurre i costi.
Nel comunicato del 4 gennaio, Jassy ha dichiarato: “Amazon ha resistito a economie incerte e difficili in passato e continuerà a farlo. Questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire le nostre opportunità a lungo termine con una struttura dei costi più forte“. Nonostante il numero elevato, i licenziamenti interessano solo una piccola frazione della forza lavoro globale
di Amazon, che impiega 1,5 milioni di persone in tutto il mondo. La maggior parte dei licenziamenti dovrebbe interessare la divisione Amazon Stores e il ramo che gestisce le risorse umane.Ad ogni modo Amazon non è l’unica società del settore tech ad aver ridotto la forza lavoro: anche Google, Microsoft e Meta hanno fatto lo stesso per contenere i costi e l’inflazione. I licenziamenti infatti rappresentano una scelta difficile per le società, ma possono essere necessari per garantire la sostenibilità a lungo termine. D’altro canto molti dei dipendenti che hanno perso il lavoro potrebbero trovarsi in difficoltà e aver bisogno di un supporto per trovare nuove opportunità lavorative. Senza dubbio i licenziamenti avranno un impatto negativo sull’economia locale.