E’ stato scoperto che dal momento in cui gli umani hanno messo piede sulla Luna, c’è stato un sacerdote della Luna, incaricato di prendersi cura dei bisogni religiosi di qualsiasi popolo della Luna.
La domanda è lecita: perché abbiamo bisogno di Vescovo della Luna, e a cosa serve? L’attuale Vescovo John Noonan è in realtà il risultato di una strana regola, enunciata nel Codice di Diritto Canonico del 1917. La regola stabilisce che qualsiasi terra scoperta di recente diventi parte della diocesi da cui è partita la spedizione.
Di conseguenza, il territorio della “Luna” è diventato di competenza della diocesi di Orlando, dove è stato lanciato l’Apollo 11. Il titolo di primo Vescovo della Luna cadde su William Donald Borders.
Un incontro strano
Se non sei impressionato da questa legge, sappi che lo è stato il Papa. Il vescovo Borders, dopo la missione sulla luna, ha avuto un’udienza con Papa Paolo VI, in cui gli avrebbe detto “sa, Santo Padre, io sono il vescovo della Luna“. Il Papa è rimasto brevemente sconcertato.
Il titolo, ovviamente, non influisce molto sul carico di lavoro del vescovo. “Non significa nulla se non c’è nessuno su cui avere giurisdizione“, secondo padre John Giel, cancelliere per gli affari canonici della diocesi di Orlando.
“Dal momento che non abbiamo ancora trovato alcuna vita sulla Luna, la storia sottolinea solo la natura buona e divertente del vescovo Border che gli ha permesso di essere un buon primo vescovo per la Florida centrale“. Ma resta comunque la domanda: a cosa serve?