Diventa sempre più pressante la questione legata al prezzo della benzina e degli altri carburanti in Italia. Di fatto, si sta creando col tempo una situazione sempre più insostenibile, tanto da indurre gli italiani a porsi questa domanda: chi decide il prezzo dei carburanti alla pompa?
La risposta a questa domanda si ottiene considerando tutta la filiera produttiva dei carburanti. In questo modo riusciamo facilmente a scomporre il prezzo che paghiamo alla pompa, così come accade per i prodotti che compriamo al supermercato.
Andiamo quindi a scoprire di seguito chi decide il prezzo della benzina all’ingrosso e soprattutto quali sono tutti i rincari che il carburante subisce non appena passa dalla pompa al serbatoio delle nostre automobili.
Prezzo della benzina, ecco chi decide il prezzo “Platts”
Il prezzo della benzina, all’inizio della filiera produttiva, viene deciso in dollari dall’agenzia Platts, una divisione situata a Londra della statunitense S&P Global Inc. Platts, in base alla domanda e all’offerta dei derivati del petrolio, stabilisce il prezzo del carburante prima che venga venduto in una raffineria.
La quotazione del bene prende appunto il nome “Platts”, che significa “prezzo del carburante al netto delle imposte”. Da questo momento in poi, il bene è soggetto a vari rincari derivanti da molteplici fattori.
Inizialmente, il Platts subisce un primo rincaro quando viene comprato dai soggetti che si occupano della sua distribuzione. Oltre al costo netto del carburante, bisogna aggiungere il margine lordo di profitto per coloro che lo distribuiscono.
In questa fase si guadagna meno, e per i proprietari dei distributori che acquistano il carburante a questo punto della Supply Chain ci sarà un margine di guadagno decisamente basso sulla vendita del prodotto finale.
Nel momento in cui la benzina giunge al distributori, il gestore deve infatti pagare un prezzo complessivo comprendente il costo netto del carburante, il prezzo della sua stessa distribuzione, l’Iva e, infine, le accise. Oltre ciò, bisogna anche sommare un guadagno minimo del distributore, il quale, se lavora con onestà, non è mai sostanzioso.
Da cosa è composto il prezzo finale della benzina?
A questo punto, possiamo dire che gli elementi che vanno a formare il prezzo della benzina si riassumono in questi tre punti principali:
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Costo del carburante netto “Platts“, pari al 30% del totale;
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Costo di distribuzione, iva e accise, che pesano il 59% sulla somma complessiva;
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Guadagno finale del benzinaio, che si aggira sempre intorno al 10%.
Le accise, argomento estremamente discusso negli ultimi mesi, hanno un ruolo chiave nel determinare il prezzo finale del bene.